Valentino: «Il mio sogno è sempre stato quello di poter vestire qualsiasi tipo di donna»


Taormina. Elegantissimo, in un completo di lino bianco con cravatta beige su camicia celeste e mocassini bianchi, lo stilista per eccellenza,Valentino Garavani, fa il suo ingresso sul palco del PalaCongressi di Taormina. Per cinquant’anni ha rappresentato l’essenza del Made in Italy diventando una vera e propria icona vivente, sino a “forgiare” un colore personale con cui ha firmato il proprio lavoro, quel “rosso valentino”, creato dopo un viaggio in spagna, che è entrato a far parte persino del dizionario comune. Il glamour e la classe degni di un festival che si rispetti, tornano a Taormina e la felicità del direttore artistico Deborah Young, che in America sognava i suoi abiti, è sinceramente condivisa da tutto il pubblico. Compreso chi vi scrive.

Valentino le piace Taormina?

«Sono un grande frequentatore di Taormina, trovo che sia un posto straordinario, una vera e propria perla. Senza dubbio i suoi colori mi hanno spesso ispirato. Passeggiando per il corso sono stato felice di vedere i ragazzi e le ragazze indossare colori e non quel trionfo del nero che domina nelle metropoli oggigiorno».

Il docu-film “Valentino. L’Ultimo Imperatore” racconta il suo ritiro dalle scene della moda, una vera e propria celebrazione che ha raccolto grande successo. Eppure lei non era affatto convinto…

«All’inizio, sinceramente, questo progetto non mi piaceva. Ci sono voluti 2 anni di riprese e spesso mi accorgevo troppo tardi che avevo la telecamera alle spalle. Avrei preferito che diverse scene e sfoghi rimanessero fuori dal film ma poi, a furia di vedere il successo che la pellicola otteneva proiezione dopo proiezione, mi sono reso conto che questo era il modo migliore per raccontare la mia storia, riprendendomi in azione, senza alcuna censura. Dovete credermi se vi dico che le macchine da presa erano dovunque. Avrei voluto che non riprendesse almeno la prova finale degli abiti, un momento che reputo sacro, ma non potevo impedirlo. Da oltre 240 ore di girato, il regista Matt Tyrnauer ha tirato fuori una sintesi che, dicono, essere perfetta».

Oggi il lusso rischia di scomparire con l’invasione del Made in china?

«Logicamente la moda cinese tenta di imitare la foggia e la varietà dei tessuti europei ma non credo che l’alta moda possa più rinascere. Io ho smesso al momento giusto, ne sono convinto. La Cina e altri paesi molto lontani non possono imitare il nostro stile ma imporranno abiti di massa e dal taglio comune. Comodi e poco costosi. Ma certo non lussuosi o eleganti».

C’è un archetipo di bellezza cui lei si rifà, una donna perfetta?

«Ho sempre disegnato, sin dai miei esordi, ispirato da quelle dive del cinema dei tempi passati che, in qualsiasi occasione, erano sempre eleganti ed impeccabili. Chi fa alta moda tiene conto di proporzioni perfette, misure ben precise. Ma ovviamente la mia idea, il mio sogno, è sempre stato quello di poter vestire qualsiasi tipo di donna, non solo un’elité. Sono convinto che qualsiasi donna, con un piccolo sforzo, possa diventare bella e per me è stato un vero onore poterle vestire».

Lei crede in Dio?

«Credo molto, la fede è  un lato molto importante della mia vita. La mia vita mi ha dato successo e soddisfazioni ma l’essere credente mi ha sempre dato la forza necessaria per andare avanti».

Davvero non vorrebbe tornare sulla scena della moda?

«Adorerei poter continuare. Ho duemila idee che mi ronzano nella testa ma era il momento di voltare pagina e dedicarsi ad altro. Ho disegnato i costumi per il primo dell’anno all’Opera di Vienna e voglio lavorare a stretto contatto con il teatro. Inoltre sto allestendo nella mia casa di Parigi, un’enorme stanza con tutti i miei disegni, a disposizione degli studenti di moda. Un modo per mettere a disposizione di chi lo vorrà, la mia esperienza, i miei studi e forse persino i miei sogni».

 

Informazioni su Francesco Musolino

Francesco Musolino (Messina, 1981) è giornalista culturale e scrittore. Collabora con diverse testate nazionali, fra cui Il Messaggero, L’Espresso, Specchio e La Repubblica. Nel 2019 ha esordito con il romanzo L’attimo prima (Rizzoli, 2019), seguito dal saggio Le incredibili curiosità della Sicilia (Newton Compton, 2019) e nel 2022 pubblica "Mare mosso" (Edizioni e/o), un noir mediterraneo ispirato da fatti reali. Ideatore del no profit @Stoleggendo, membro del collettivo Piccoli Maestri, conduttore televisivo e docente di scrittura creativa.

Pubblicato il 2010/06/10, in Interviste con tag , , , , , , , , , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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