Le “Note Civili” di Claudio Magris
In attesa di un nuovo, immenso romanzo, che tocchi daccapo le indimenticabili vette stilistiche di Danubio, Claudio Magris ritorna in libreria con Livelli di guardia. Note civili (2006-2011) edito da Garzanti. Fedelissimo commentatore del Corriere della Sera da quarantaquattro anni, in questo nuovo libro, Magris presenta al lettore una sua personale selezione di articoli scelti con progressione cronologica a partire dal 22 giugno 2006, cui aggiunge anche due testi inediti quali il discorso tenuto al Quirinale il 27 gennaio 2009, in occasione della Giornata della Memoria, Gli ebrei parlano a nome di tutti, e il discorso tenuto a Francoforte in occasione del conferimento del prestigioso “Friedenpreis des Deutschen Buchhandels”, il 18 ottobre dello stesso anno, Guerre vere e false paci.
Si evince subito come i testi proposti non siano una semplice raccolta quanto, piuttosto, un ricco mosaico dove una tessera richiama e si incastra alla perfezione con la successiva. In tal modo il lettore, andando a ritroso nelle pagine e così negli anni, potrà riscontrare la lucidità e talvolta la chiaroveggenza dell’intellettuale triestino che non lesina giudizi contro l’incompetenza della classe politica odierna, il travalicante populismo e la folle minaccia secessionista. In queste dense pagine che trattano temi e concetti universali – come la follia della Shoah e la necessaria difesa della Carta Costituzionale – trovano spazio anche piccoli fatti quotidiani mediante i quali l’autore denuncia esplicitamente l’odierno disprezzo per la cultura o la violenza verso i più deboli e qui, ancor più che altrove, Magris si sofferma mettendo da parte il suo pungente humour mitteleuropeo per indurre il lettore a riflettere sul degrado della res publica e sui nostri costumi che hanno ormai travalicato i livelli di guardia.
L’indipendenza, prima di tutto intellettuale di Magris, si palesa in prese di posizione scomode ma necessarie e così ne “Il sorriso del terrorista” non lesina sdegno contro terrorista Cesare Battisti, che gode della «solidarietà di clan di alcuni letterati in quanto autore di romanzi» ma, prosegue Magris, «se qualcuno scrivesse un capolavoro immortale (non sembra il caso di Battisti) e commettesse un assassinio dovrebbe finire in galera come chiunque altro».
Claudio Magris, Livelli di guardia. Note civili (2006-2011), Garzanti Libri, Pp. 208, Euro 18
Fonte: Settimanale “Il Futurista” – dicembre 2011
Pubblicato il 2011/12/20, in Recensioni con tag battisti, civili, corriere della sera, danubio, ebrei, garzanti, il futurista, magris, note, trieste. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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