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La scrittrice Claudia Priano in missione: sarà #readerguest dal Festivaletteratura di Mantova

Claudia Priano al Festivaletteratura di Mantova per @Stoleggendo

Claudia Priano al Festivaletteratura di Mantova per @Stoleggendo

Finalmente domani. Domani mattina partirò per Mantova e sono felice come una bambina a cui dicono domani si parte per il paese dei balocchi. Dividerò il viaggio con Cristina Parodi, amante dei libri, amante del festival, bibliotecaria che ce ne fossero, una che i libri li difende, li cura, li ama e contagia coloro con cui ne parla. Arriveremo a Mantova nel primo pomeriggio, la signora Teresa ci aspetta nel suo Bed&Breakfast, la signora Teresa che mi ha detto, vi vengo a prendere con la macchina, nessuna fatica e nessun disturbo, del resto mica vi porto in braccio. La signora Teresa.

Domani sarò a Mantova e seguirò tutto quel che sarà umanamente possibile per raccontarvi in un diario, nel mio solito diario, l’atmosfera e l’ossigeno che si respira a questa festa della cultura che compie già diciotto anni. E da Venerdì mattina sarò tutta per @Stoleggendo. La passione e l’entusiasmo di Francesco Musolino ha coinvolto tante persone, scrittori, giornalisti, editori, blogger, librai, editor, lettori e addetti ai lavori e il progetto va avanti e cresce e si trasforma. È una cosa bella, @Stoleggendo. Leggi il resto di questa voce

Da leggere nei prati. Anna Da Re racconta la sua esperienza da #readerguest

0f4MzQm-“Ho fatto un’esperienza molto bella, la settimana scorsa: ho gestito l’account Twitter @stoleggendo. E’ un account non profit, creato dal bravo e superattivo Francesco Musolino, che dalla Sicilia si è inventato questa iniziativa e questo gesto bellissimo nei confronti dei libri. L’account è gestito a turno da uffici stampa, giornalisti, editor, lettori. Ognuno parla di libri a modo suo. Doppiamente: a modo suo nel senso che ognuno ha un rapporto diverso con i libri, e a modo suo perché ci sono tanti modi di scrivere su twitter quante sono le persone che ci scrivono.

Io sono stata alla consolle di @stoleggendo per 4 giorni, e mi sono divertita un sacco. Ho improvvisato molto, e anche questo mi ha divertito. E ho scoperto tante cose, su di me e sui libri.

Per esempio che mi ricordo bene i titoli e i nomi degli autori, spesso mi ricordo quando e dove ho letto un libro, ma altrettanto spesso non mi ricordo la trama, meno che mai la fine. Mi ricordo quello che mi è rimasto, di un libro. Evidentemente la mia memoria sa di avere poco spazio e economizza al massimo.

E c’è una certa efficienza in questo sistema di memorizzazione, perché ho un libro per tutte le occasioni. Parlatemi di un argomento e vi trovo un libro che ha a che fare con quell’argomento. Certo, spesso sono libri letti da poco, ma è pur sempre utile.

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E ho ricordato che c’è una cosa che mi piace da sempre: leggere all’aperto. Possibilmente su un prato.

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I prati di Cortina innanzitutto: mesi e mesi di vacanze, grandi camminate e grandi letture (negli ultimi due o tre anni solo letture). I prati erano morbidissimi alla vista, quando appena falciati, ma quando ci si avvicinava e ci si sedeva la falciatura appena fatta rivelava piccoli fusti oltremodo resistenti, spunzoni di ogni genere, cardi rasoterra ma pungenti, e insomma ci voleva una coperta bella spessa per resistere. Ma irresistibile era il profumo che faceva il fieno lì vicino, il fieno è ancora il profumo della mia infanzia.

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A Cortina ho letto Bibi, Una bambina del nord, quattro volumi che mi aveva regalato mia zia e che avrei voluto non finissero mai. Mi ha colpito recentemente, alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna, Bianca Pitzorno che ha raccontato quei libri come i suoi libri di formazione. Ho avuto un attimo di orgoglio di condivisione! Ho letto Pattini d’argentoPiccole donneLe leggende dei monti pallidi.

Su prati adolescenziali, cortinesi ma anche di Pisa e dintorni, ho letto La storia di Elsa MoranteJane AustenCalvino e Il grande amico Meaulnes.

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Sui prati di Boston, nella mia prima estate americana, tra uno scoiattolo e un milkshake, ho cominciato le mie letture in inglese. John Dos Passos e avevo i brividi da tanto mi sembrava di essere a ChicagoHenry Miller che sembrava tanto trasgressivo. Philip RothIl giovane Holden.

images-3Ora più che mai, appena posso, appena arriva la primavera, appena ho tempo e modo di uscire dalla città, o anche solo appena la temperatura consente di stare seduti fuori, leggo all’aperto. Mi sembra che l’aria intorno faciliti l’esercizio dell’immaginazione, la fuga della mente che si fa con i libri.

E oggi, che ero in un prato nella splendida Villa Litta di Lainate, ho rimpianto di non avere portato un libro. Sono stata ad ascoltare gli uccellini e a guardare gli alberi foltissimi e il prato pieno di margherite. Sì, un libro mi mancava. Sì, bisogna sempre avere un libro con sé. Non sai mai che prato ti può capitare…

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E a voi dove piace leggere?

Buon sabato e buona lettura!”

Anna Da Re, #readerguest del progetto lettura noprofit @Stoleggendo 21 – 24 aprile

Fonte: Ciabattine.wordpress.com