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«Non dobbiamo mollare». Intervista in esclusiva al premio Nobel Dario Fo.

Dario Fo

Il premio Nobel Dario Fo

TAORMINA. «Le recite e il potere sono sempre connesse a doppio filo. Guardate Renzi e Berlusconi, fanno il gioco delle parti ma hanno già scelto il prossimo presidente della Repubblica, mentre i loro tirapiedi gli fanno la guerra. Ma è solo una recita». Complice l’occasione di trovare giovamento nel sole e nell’aria di mare, Dario Fopremio Nobel per la letteratura nel 1997 e autore di centinaia di commedie teatrali con la moglie, Franca Rame – ha trovato ristoro a Taormina per una settimana e in tale occasione La Gazzetta del Sud lo ha incontrato in esclusiva. Una lunga chiacchierata in un noto hotel sul Corso Umberto, dialogando su temi di grande attualità – dalle imminenti elezioni per il Quirinale sino a quelle appena concluse in Grecia – a tu per tu con un uomo dalla spiccata genialità, senza alcuna forma di riverenza verso il potere costituito. Sostenitore del Movimento 5 Stelle dalla prima ora, l’88enne Dario Fo vaglia i candidati papabili dalla stampa, nutrendo segrete speranze per un nome lontano dalla politica, su tutti la giornalista Milena Gabanelli di Report. Dinanzi alla bruttezza dei nostri tempi, afferma Fo, dobbiamo continuare a lottare, ciascuno con le proprie qualità e difatti, dopo il successo de “La Figlia del Papa”, oggi giunge nelle librerie il suo nuovo romanzo storico, “C’è un re pazzo in Danimarca” (Chiarelettere, pp.160 €13,90) in cui Dario Fo ricostruire ad arte un intrigo di potere e una grande storia d’amore partendo dai diari dell’epoca e diversi documenti inediti, riuscendo a ricostruire una vicenda misconosciuta, volutamente dimenticata in patria. La storia del re pazzo, Cristiano VII di Danimarca che regnò dal 1766 al 1808 al cui fianco troviamo la sua sposa, Carolina Matilde di Gran Bretagna – che divenne regina a soli quindici anni – e il suo amante, nonché medico di corte, Johann Friedrich Struensee. Il regno di Cristiano VII, scosso dalle crisi schizofreniche del sovrano, fu teatro di un triangolo amoroso ma soprattutto di riforme liberali, proseguite da Federico VI – figlio primogenito di Cristiano VII – come l’abolizione della pena di morte e della tortura e la promozione della cultura e della libertà di stampa – generando un clima di cambiamento epocale che anticipò di pochi anni le grandi conquiste della Rivoluzione Francese. Solitamente siamo portati a deprecare la pazzia e i suoi frutti, ma Dario Fo, con una penna lucida, ilare e pungente al momento giusto, è riuscito a riportare alla luce la verità dimenticata, ridando lustro ad un re pazzo eppure illuminato. Leggi il resto di questa voce

Tutti amano Sasha Grey. L’intervista a tu per tu.

L’8 aprile del 2011 è stato un momento triste per molti. Quel giorno, tramite la propria pagina Facebook, la pornostar americana Sasha Grey annunciò il suo ritiro dalle scene hard dopo aver girato ben 271 film (molti dei quali sono ancora in cima alle classifiche dei download e delle visualizzazioni online).

Sasha Grey – per l’anagrafe Marina Ann Hantzis – oggi ha 25 anni e senza rinnegare nulla, ha trovato l’amore e ha cambiato vita, puntando sulla recitazione, la musica e soprattutto sulla scrittura. Basta entrare in libreria per essere accolti da ogni tipo di libro erotico, nefasta conseguenza del fenomeno delle “50 sfumature” ma c’era una comprensibile curiosità su The Juliette Society, firmato proprio da Sasha Grey (in Italia edito da Rizzoli, pp. 288 €15). Ci si avvicina al libro per curiosità e si finisce intrigati da una trama fortemente voyeuristica, crasi delle torride atmosfere del Marchese De Sade e del surrealismo di Luis Buñuel, in cui si narra il risveglio sessuale di Catherine grazie all’amica e confidente, Anna.

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