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Veronica Raimo: l’amore prima di Internet
Che sapore aveva l’amore quando WhatsApp era una semplice interazione e il creatore di Facebook non era nemmeno ancora nato?
Veronica Raimo, scrittrice romana classe ’78, è tornata in libreria con “Tutte le feste di domani” (Rizzoli, pp.306, €18) proprio con l’intenzione di riportarci indietro nella Roma degli anni ’70/’80, quando le storie d’amore erano scandite da gettoni e cabine telefoniche piuttosto che da notifiche ed sms a raffica. Una storia che non è partita sin quando non è “arrivata” Alberta, la protagonista creata dalla Raimo, il vero traino della storia. Si tratta di una donna capace di indossare e svestire, ridicolizzandoli, tutti gli stereotipi femminili fin troppo presenti e abusati nella narrativa contemporanea. Sarà lei a scegliere prima Flavio – il marito innamorato che le permetterà di cambiare rango sociale – e poi Carsten, la perfetta via di fuga dalla stabilità. Sono passati sei anni dall’esordio con “Il dolore secondo Matteo” (minimum fax), ma valeva la pena attenderli e paradossalmente, in questi tempi di produzioni seriali funestati da scrittori fin troppo prolifici, fa notizia che una scrittrice si voglia prendere del tempo per creare, reclamando la propria libertà creativa.