«Meno libri, più buffet». Massimiliano Timpano racconta il Man Booker Prize 2014 su @Stoleggendo
The Narrow Road of the Deep North è il titolo del romanzo con cui l’autore australiano Richard Flanagan si è aggiudicato il Man Booker Prize 2014, ambito e panciuto premio letterario, che quest’anno per la prima volta abbiamo seguito in diretta grazie alla presenza, a Londra, per @Stoleggendo, del Timp.
Allora, Timp, libraio e autore italiano, ci vuole dire come c’è finito alla Conferenza Stampa del Man Booker Prize?
Beh, è una storia lunga, ma, ecco, diciamo che mi muovo a Londra come faccio nell’ambiente culturale ed editoriale italiano: un amicizia con qualche giornalista, qualche favore, qualche conoscenza in alto e mi ritrovo alla Guildhall Art Gallery, alla Winner Press Conference del Man Booker Prize 2014, ecco tutto.
Ci vuole dire come funziona tutto il meccanismo dell’ambito premio inglese, quali sono, se ci sono, differenze con i Premi Letterati in Italia?
Guardi, non saprei, perché non capisco e non parlo inglese, ma durante la conferenza stampa per i giornalisti niente Buffet, ma solo caffè e thé, e questo mi ha infastidito molto. Ah, poi le posso dire – ma l’ho letto in italiano una volta tornato a Roma – che il vincitore, alla domanda “che cosa ci farà con i 50.000 pounds del premio”, ha risposto una cosa tipo che si sente fortunato ad averli vinti, che sono un sacco di soldi e che continuerà a scrivere.
Che ne pensa de The Narrow Road of the Deep North, il romanzo del vincitore?
Non lo so perché non l’ho letto – sono alla Unit 3 di Essential Grammar in Use (sto facendo i pronomi possessivi) – ma Richard Flanagan mi è sembrato un brav’uomo e poi ci ha fatto bere anche un goccetto di spumante, che ha offerto ai giornalisti che invece volevano solo fargli domande e avere più notizie possibili, dato che il premio è prestigioso. Un’altra differenza grossa è che il vincitore, poi, non ha bevuto a canna, sì, via, non s’è attaccato alla bottiglia e questo noi lo facciamo in Italia ed è proprio tutta un’altra storia.
Ha avuto modo di conoscere anche gli altri finalisti, i loro libri, ci sono state pressioni per aggiudicarsi il premio da parte degli editori?
Si, una grossa pressione l’ho sentita, eccome, ma è avvenuto la sera precedente, quando i sei autori in finale hanno letto ciascuno dei brani delle loro opere. Beh, finito il reading hanno iniziato tutti a correre verso l’uscita, diretti ad un banchetto, e così ho iniziato a correre anch’io verso il banchetto – che calca e che pressione – dove pensavo ci fossero tartine e succhi di frutta, ma poi ho scoperto a malincuore che al banchetto vendevano solo libri, per giunta senza sconto! Che poi, mi sono trovato pressato, ma io i libri già ce li avevo, perché mi sono fatto aiutare a scrivere una lettera in inglese e le case editrici dei finalisti mi hanno spedito i loro libri. Ora mi ritrovo con sei libri scritti in inglese: speriamo che alla Feltrinelli International vendano pure qualcosa in italiano, così dico che me li hanno regalati al compleanno, e mi li faccio cambiare.
Bene, ora un ultima domanda e la lascio al suo lavoro. Con Francesco Musolino, il giornalista e il suo progetto noprofit di invasione culturale di @Stoleggendo, come vi siete conosciuti?
Per caso, guardi, è stato solo un caso: io ho pubblicato un libro (in realtà l’ho copiato da un sacco di altri libri) ho utilizzato i social network per farmi pubblicità e lì ho conosciuto Francesco e tanti altri che come lui si sbattono per la cultura. Pensavo che la conoscenza rimanesse solo virtuale, invece dal social online con molti ci siamo incontrati pure di persona. So che Musolino ci crede molto e che il suo progetto sta crescendo, e che vorrebbe spostare l’asse della cultura Roma Milano, magari partendo dal Sud. Che gli posso dire: io non so se potrò aiutarlo, perché pure con la geografia non sono una cima, ma se dovesse organizzare qualche evento io ci vado sicuro, basta però che mi fa trovare un bel Buffet con tartine e succhi di frutta.
Massimiliano Timpano, #readerguest del progetto lettura noprofit @Stoleggendo
Pubblicato il 2014/10/17, in @Stoleggendo con tag 2014, buffet, feltrinelli, flanagan, invasioneculturale, mbp, readerguest, reading, stoleggendo, sud, The Narrow Road of the Deep North, timp, timpano. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
Lascia un commento
Comments 0