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Il 2014 visto dal mio sito: tante interviste, le mie recensioni e la nascita del progetto @Stoleggendo

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2014 per questo blog.

Ecco un estratto:

La sala concerti del teatro dell’opera di Sydney contiene 2.700 spettatori. Questo blog è stato visitato circa 33.000 volte in 2014. Se fosse un concerto al teatro dell’opera di Sydney, servirebbero circa 12 spettacoli con tutto esaurito per permettere a così tante persone di vederlo.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

«Quel che so è che la mancanza d’amore è sempre colpevole». Intervista a Daria Bignardi

bignardi-daria-mega800Una città che viene riscoperta e diventa protagonista, una figlia cocciuta al pari della propria madre e una fine inspiegabile che per decenni condanna ai sensi di colpa, sino alle estreme conseguenze. Sono questi alcuni elementi del nuovo romanzo di Daria Bignardi – in questi giorni protagonista a BookCity2104 – ovvero “L’Amore che ti meriti”, edito da Mondadori (pp.247 €18). Giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva, la Bignardi racconta una storia d’amore sfaccettato – d’amore filiale, d’amore verso un nascituro, d’amore comprensivo verso il proprio partner – dentro un thriller esistenziale, denso d’atmosfera, silenzi, domande e attese. Ambientato quasi interamente nella “sua” Ferrara, la Bignardi omaggiando Giorgio Bassani e ci riporta indietro nel passato, prima alla fine degli anni ’70 – e poi molto più indietro sino agli anni delle leggi razziali – per svelare un mistero che gravita attorno ad Alma e suo fratello Maio, misteriosamente scomparso nel pieno della giovinezza e dato per morto, come logica ed estrema conseguenza della sua dipendenza della droga. Ma giunti ai giorni nostri sarà la testardaggine di Antonia – scrittrice di gialli e figlia di Alma – e la sua decisione di non voler mettere al mondo una figlia in una famiglia con un passato così oscuro, a smuovere le acque, indagando sino a portare alla luce segreti taciuti e diverse verità inconfessabili. Dopo aver esordito con il libro autobiografico “Non vi lascerò orfani” (Premio Elsa Morante, 2009), la Bignardi torna nel solco della memoria, con un libro dalla prosa sempre fluida, capace di celare e far risaltare ad arte, il senso del dolore e della sua rimozione, che lascia al lettore il compito di interrogarsi sul peso delle scelte compiute e sull’incapacità di reagire davanti alle disgrazie. Sul piatto, una volta girata l’ultima pagina, resta ancora una domanda cui forse è impossibile rispondere: l’amore dev’essere meritato o è nell’atto dell’amare fine a se stesso, libero e incondizionato, che vi si ritrova la sua pura essenza? Leggi il resto di questa voce

«Meno libri, più buffet». Massimiliano Timpano racconta il Man Booker Prize 2014 su @Stoleggendo

3The Narrow Road of the Deep North è il titolo del romanzo con cui l’autore australiano Richard Flanagan si è aggiudicato il Man Booker Prize 2014, ambito e panciuto premio letterario, che quest’anno per la prima volta abbiamo seguito in diretta grazie alla presenza, a Londra, per @Stoleggendo, del Timp.

Allora, Timp, libraio e autore italiano, ci vuole dire come c’è finito alla Conferenza Stampa del Man Booker Prize?

Beh, è una storia lunga, ma, ecco, diciamo che mi muovo a Londra come faccio nell’ambiente culturale ed editoriale italiano: un amicizia con qualche giornalista, qualche favore, qualche conoscenza in alto e mi ritrovo alla Guildhall Art Gallery, alla Winner Press Conference del Man Booker Prize 2014, ecco tutto.

Ci vuole dire come funziona tutto il meccanismo dell’ambito premio inglese, quali sono, se ci sono, differenze con i Premi Letterati in Italia?

Guardi, non saprei, perché non capisco e non parlo inglese, ma durante la conferenza stampa per i giornalisti niente Buffet, ma solo caffè e thé, e questo mi ha infastidito molto. Ah, poi le posso dire – ma l’ho letto in italiano una volta tornato a Roma – che il vincitore, alla domanda “che cosa ci farà con i 50.000 pounds del premio”, ha risposto una cosa tipo che si sente fortunato ad averli vinti, che sono un sacco di soldi e che continuerà a scrivere. Leggi il resto di questa voce

Il “mio” Premio Strega: da Jep Gambardella a Francesco Piccolo.

piccolo_strega_ansaFinalmente, dopo settimane di polemiche, il Premio Strega 2014 è stato assegnato. E come da pronostico, ha trionfato lo scrittore casertano Francesco Piccolo, con “Il desiderio di essere come Tutti” edito da Einaudi. Sin qui la mera e spicciola cronaca ma la serata finale del Premio Strega – riconoscimento letterario italiano per antonomasia – è molto di più che una semplice cerimonia. Al Ninfeo di Villa Giulia a Roma, difatti, è presente il gotha del mondo letterario fra editor, scrittori e giornalisti e chi marca visita lo ha fatto, il più delle volte, attuando la strategia che Nanni Moretti racconta in “Ecce Bombo”: «mi si nota di più se vengo e sto in disparte o se non vengo affatto?». Leggi il resto di questa voce