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«La meraviglia si annida fra le pieghe della realtà quotidiana». Pietrangelo Buttafuoco racconta “I baci sono definitivi”
«La verità travalica la realtà, la meraviglia si annida fra le pieghe di ciò che accade tutti i giorni, dobbiamo solo saperla interpretare». Lo scrittore e saggista catanese Pietrangelo Buttafuoco – editorialista per Radio24 e firma su diversi quotidiani – torna in libreria con “I baci sono definitivi” (La Nave di Teseo), un libro denso d’amore e di storie, abbandoni e illusioni, rileggendo la realtà e trasfigurandola, chiamando in causa la Natura, il dio Mercurio e il Diavolo, fra rimandi cinematografici e letterari. Sono rapidi racconti di un osservatore, un diario di viaggi lungo la metropolitana di Roma e poi ancora a Fiumicino, Teheran, sulla nave traghetto per Messina e sulla strada statale 121 per Agira. Ogni mattina, all’alba, lo scrittore – celebre per “Buttanissima Sicilia” (2014) e “Le uova del drago”(2005) – zaino in spalla si tuffa nella metro, osserva i viaggiatori, prende nota ma poi «lascia emergere la meraviglia», trasfigura i fatti fra vero e verosimile, del resto – assicura alla Gazzetta – «streghe, santoni e maghi esistono, sono intorno a noi ogni giorno». Venerdì 16 giugno, Pietrangelo Buttafuoco presenta a Messina il suo nuovo romanzo presso la libreria La Gilda dei Narratori (Via G. Garibaldi, 56) alle 18.30 Leggi il resto di questa voce
«Oggi la questione non è religiosa, è metafisica». Pietrangelo Buttafuoco racconta “Il Feroce Saracino”.
«Il mio nome è Giafar Al-Siqilli». Seguito dall’antiterrorismo quando si reca, abitualmente, all’ambasciata iraniana, nel pamphlet “Il Feroce Saracino – La guerra all’Islam. Il califfo alle porte di Roma” (Bompiani, pp.208 €12), lo scrittore e giornalista siciliano Pietrangelo Buttafuoco, ha deciso di svelare il suo intimo rapporto con la religione islamica. Nato – ed è importante dirlo – ben prima che conoscesse i musulmani. La scintilla di questo libro è chiaramente la sanguinosa attualità ma lo scopo ultimo è fra i più nobili: la volontà di combattere l’ignoranza e il pregiudizio spesso aizzati dagli stessi media che, mandando in onda i video e i proclami, finiscono per fare il terribile gioco del califfato di Abu Bakr al-Baghdadi che terrorizza il mondo intero. Dopo il successo ottenuto con “Buttanissima Sicilia” (Bompiani, 2014), il catanese Buttafuoco – già firma de “Il Foglio” e “Il Fatto Quotidiano” – torna in libreria, giudicando la situazione in atto non come una guerra di religione che contrappone l’occidente all’oriente ma una guerra civile globale, una faida interna allo stesso islam caduto in preda alla furia sanguinaria del takfirismo, violento movimento settario sorto nel Settecento. Si tratta, secondo Buttafuoco di «una questione metafisica», dello scontro fra chi difende la civiltà e chi mette in atto la furia devastatrice del terrorismo con echi nichilistici. Ma le pagine più belle sono quelle in cui Buttafuoco rintraccia le forti radici saracene della Sicilia per poi lasciarsi andare al proprio personale racconto con la fede islamica, a partire dal nome scelto, quel Giafar al-Siqilli che durante gli anni gli è costato ironie, infausti auguri e persino la perdita di un amico di lunga data.
Perché ha scritto “Il feroce saracino”?
«Da giornalista vivo immerso nel flusso delle notizie, di ciò che l’attualità chiede, richiede e impone. L’idea di questo libro mi è venuta attraversando l’ennesimo controllo di sicurezza all’aeroporto: mi sono accorto che di volta in volta l’iter è sempre più farraginoso e lento e volevo spiegare le ragioni che stanno esasperando le nostre manie di sicurezza». Leggi il resto di questa voce
#HoLettoCose – Il Feroce Saracino (Pietrangelo Buttafuoco, Bompiani, 2015).
#HoLettoCose – Il Feroce Saracino (Pietrangelo Buttafuoco, Bompiani, 2015).
Gli unici libri che m’interessano sono quelli che dilatano il tempo, lo sottomettono, lo cannibalizzano, imponendosi alla mia attenzione, più urgenti di tutto. Al punto che leggerli non è solo un piacere ma molto di più. Così sono i libri che sono al centro di #HoLettoCose, questa mia rubrica libri emotiva, scanzonata e non richiesta. Ne parlo esclusivamente perché mi hanno folgorato.
Così è avvenuto con “Il feroce saracino – La guerra all’Islam. Il califfo alle porte di Roma”, il pamphlet del giornalista e scrittore siciliano, Pietrangelo Buttafuoco, edito da Bompiani. Dopo aver letto “Buttanissima Sicilia” e il lirico “I cinque funerali della signora Göring”, aspettavo questa nuova uscita con grande curiosità e visto il tema, il rapporto fra l’Islam e l’Occidente, presagivo scintille, ragionamenti fuori dalle linee, agli antipodi dal perbenismo imperante sulla stampa. Leggi il resto di questa voce
Il 2014 visto dal mio sito: tante interviste, le mie recensioni e la nascita del progetto @Stoleggendo
I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2014 per questo blog.
Ecco un estratto:
La sala concerti del teatro dell’opera di Sydney contiene 2.700 spettatori. Questo blog è stato visitato circa 33.000 volte in 2014. Se fosse un concerto al teatro dell’opera di Sydney, servirebbero circa 12 spettacoli con tutto esaurito per permettere a così tante persone di vederlo.
Il Male e il suo fascino irresistibile. Pietrangelo Buttafuoco racconta “I cinque funerali della Signora Göring”
La baronessa Carin von Fock ed Hermann Göring, furono protagonisti di una tragica storia d’amore che li mise al centro del grande romanzo popolare, una delle operazioni più importanti del ministero della propaganda nazista, guidato da Joseph Goebbels. Ma dietro lo splendore di una bellissima nobildonna che si innamorò dell’eroe dei cieli e maresciallo del Reich, si celano anni di malattia e un finale spietato. Con una scrittura lirica, una danza con le parole che arriva ad evocare la potenza delle note di Wagner, lo scrittore siciliano Pietrangelo Buttafuoco racconta questa storia d’amore a cavallo fra le due grandi guerre ne “I cinque funerali della signora Göring” (Mondadori, pp.180 €18). E’ il Male, la sua essenza ciò che trasuda dalle pagine di Buttafuoco, quella potenza oscura che rifiutiamo pur non essendone mai immuni. Ma è da segnalare che sull’onda del grande e recente successo editoriale, “Buttanissima Sicilia” ha debuttato in teatro a Caltanissetta – sabato 11 ottobre in prima nazionale presso il Teatro Regina Margherita alle ore 21 con Salvo Piparo, Costanza Licata e Rosemary Enea, per la regia del giornalista Giuseppe Sottile del Basto: «Abbiamo messo in scena alcuni brani di questo libro che definisco da svenimento, praticamente un dizionario di cose mai dette sulla nostra Sicilia, capace di scalfire il conformismo sui temi di mafia e antimafia». Con Pietrangelo Buttafuoco abbiamo parlato del nuovo romanzo “I Cinque Funerali della Signora Göring“.
Perché raccontare la storia d’amore fra Carin von Fock ed Hermann Göring?
«E’ una storia tragica, dolce e crudele. Tutto partì con quella foto su Life divenuta copertina di questo libro; allora lavoravo a “Le uova del drago” ma sapevo già che avrei dovuto raccontarla». Leggi il resto di questa voce