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«La meraviglia si annida fra le pieghe della realtà quotidiana». Pietrangelo Buttafuoco racconta “I baci sono definitivi”

Pietrangelo Buttafuoco

«La verità travalica la realtà, la meraviglia si annida fra le pieghe di ciò che accade tutti i giorni, dobbiamo solo saperla interpretare». Lo scrittore e saggista catanese Pietrangelo Buttafuoco – editorialista per Radio24 e firma su diversi quotidiani – torna in libreria con “I baci sono definitivi” (La Nave di Teseo), un libro denso d’amore e di storie, abbandoni e illusioni, rileggendo la realtà e trasfigurandola, chiamando in causa la Natura, il dio Mercurio e il Diavolo, fra rimandi cinematografici e letterari. Sono rapidi racconti di un osservatore, un diario di viaggi lungo la metropolitana di Roma e poi ancora a Fiumicino, Teheran, sulla nave traghetto per Messina e sulla strada statale 121 per Agira. Ogni mattina, all’alba, lo scrittore – celebre per “Buttanissima Sicilia” (2014) e “Le uova del drago”(2005) – zaino in spalla si tuffa nella metro, osserva i viaggiatori, prende nota ma poi «lascia emergere la meraviglia», trasfigura i fatti fra vero e verosimile, del resto – assicura alla Gazzetta – «streghe, santoni e maghi esistono, sono intorno a noi ogni giorno». Venerdì 16 giugno, Pietrangelo Buttafuoco presenta a Messina il suo nuovo romanzo presso la libreria La Gilda dei Narratori (Via G. Garibaldi, 56) alle 18.30 Leggi il resto di questa voce

I nuovi mediatori culturali, dal web alla radio, dalla carta stampata alla tv.

zanchiniLa 29esima edizione del Salone Internazionale del libro di Torino è stata archiviata registrando, nell’arco delle cinque giornate complessive, un incremento di visitatori del 4,05% rispetto al 2015. Verrà ricordato come il Salone dei giovani (oltre 25.000 complessivi) e degli eventi in diretta streaming. Questa è stata l’edizione della kermesse torinese che ha concesso più spazio alle tematiche food e delle code sterminate per accedere agli eventi sold-out con Checco Zalone, Luciano Ligabue e Roberto Saviano. Ma una volta chiusi i cancelli, liberati gli stand dei padiglioni del Lingotto, restano sul campo tante domande sul futuro dell’editoria. Leggi il resto di questa voce

Michael Cunningham: «Scrivere è un atto di speranza nel futuro».

Michael Cunningham

Michael Cunningham

Raperonzolo sta perdendo i suoi meravigliosi e lunghi capelli, Hansel e Gretel sono due teppisti senza scrupoli nei confronti della casa di marzapane di “una vecchia pazza solitaria”, la Bestia si prende la sua rivincita sulla Bella e il figlio di un re di un paese molto lontano, dopo essere stato tramutato in cigno, torna alle sembianze umane ma non del tutto. Memento di una diversità che lo segnerà per sempre, rendendolo tragicamente unico, inarrivabile. “Il cigno selvatico” (edito da La Nave di Teseo, tr. it. Carlo Prosperi) è il nuovo libro del noto romanziere Michael Cunningham – già premio Pulitzer con “Le ore” (edito da Bompiani, 1999) – in cui opera una rilettura, dark e irriverente delle fiabe della tradizione, da Biancaneve a Cenerentola, contaminandole con ossessione e ogni genere di malvagità, affiancata dalle pregevoli illustrazioni di Yoko Shimizu. Del resto già ne “La regina delle nevi” (edito da Bompiani, 2014), Cunningham aveva compiuto un proprio omaggio ad Hans Christian Andersen, mescolando atmosfere oniriche e realtà, illuminazioni e incubi. Michael Cunningham, fascinoso classe ’52, era senza dubbio uno degli ospiti più attesi alla 29esima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino e il suo incontro, svoltosi nella Sala Azzurra con tutto lo stato maggiore della neonata casa editrice, La Nave di Teseo – a partire da Elisabetta Sgarbi – traboccava di lettori entusiasti. Leggi il resto di questa voce