I grandi della letteratura risplendono a Taormina. Antonella Ferrara presenta TaoBuk2015
Il premio Nobel turco Orhan Pamuk, lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun, il violinista Uto Ughi, il magistrato Raffaele Cantone e la cantante israeliana Noa, saranno le star della serata inaugurale della quinta edizione della kermesse culturale Taobuk-Taormina International Book Festival che si svolgerà il 19 settembre al Teatro Antico di Taormina. Il festival, ideato e diretto dall’imprenditrice siciliana Antonella Ferrara e dal giornalista e scrittore Franco Di Mare, si concluderà il 25 settembre e quest’anno riguarderà il tema “Gli ultimi muri”, inteso come il necessario superamento delle barriere ideologiche, culturali e sociali derivanti dai conflitti della stretta attualità. Del resto, anno dopo anno, TaoBuk si è messo in luce nella serrata competizione dei festival letterari italiani, attestandosi come il salotto culturale al centro del mar Mediterraneo grazie alla partecipazione di grandi personalità del mondo della letteratura. Numerosi gli ospiti presenti nel ricco programma della quinta edizione fra cui spiccano David Levitt, Daria Bignardi, Stefano Benni, Vinicio Capossela, Don Ciotti, Alessandro D’Avenia, Marco Missiroli, Letizia Muratori, Luca Sofri, il premio Strega Nicola Lagioia, lo chef Carlo Cracco e il fondatore di Eataly, Oscar Farinetti.
Antonella quali sono gli ultimi muri da abbattere oggi?
«Gli ultimi muri non esprime solo un tema ma un concetto che prende forma nel programma della kermesse TaoBuk 2015. Siamo partiti dall’attualità, contraddistinta da gravi tensioni sociali, per costruire un palinsesto che puntasse l’attenzione sulle ultime frontiere ideologiche, politiche, culturali con il sud del mondo che bussa alle porte del nord cercando un futuro passando dal mar Mediterraneo e il drammatico incrociarsi dei destini dei migranti. La scelta degli ospiti e della programmazione degli eventi rispecchia la simbiosi ricercata per creare una polifonia di voci per raccontare con occhi diversi, uno scorcio di questi muri. TaoBuk si propone come osservatorio privilegiato dei nostri tempi».
«Cinque anni fa TaoBuk nacque con l’idea di riportare a Taormina le maggiori personalità della cultura facendo della bellezza senza tempo di Taormina un salotto letterario a cielo aperto. Anno dopo anno facciamo passi avanti e il sogno diventa realtà. Questa nuova edizione segna una ulteriore crescita del progetto TaoBuk con la presenza di una grande mostra dedicata ai quarant’anni della morte di Pier Paolo Pasolini e di una mostra dedicata alla fotografa palermitana Letizia Battaglia».
Quali eventi celebreranno Pasolini?
«Una tavola rotonda con la partecipazione dello scrittore siciliano Antonio Di Grado, Letizia Battaglia e del premio Strega, Walter Siti, fra i massimi studiosi degli scritti di Pasolini nonché curatore dei Meridiani a lui dedicati. Inoltre, partendo dal cortometraggio, Che cosa sono le nuvole, Giuseppe Morgana – che cura la neonata sezione arti visive del festival – ha costruito una grande mostra antologica con nove pezzi unici di grande valore fra cui spiccano quelli di Guttuso, De Chirico, Fontana, Magritte e Schifano. Sarà una collettiva importante a Palazzo Corvaja in cui ogni artista darà una propria visione del surreale».
Fra le nuove iniziative spicca FoodFactor. Di cosa si tratta?
«FoodFactor è una nuova sezione dedicata all’importanza del cibo che nutre il pianeta, diretta dai giornalisti enogastronomi Clara e Gigi Padovani. È un omaggio ad Expo – di cui il festival ha il patrocinio – e consta di due eventi. Il primo sarà con Don Luigi Ciotti e la sua cooperativa Libera Terra Mediterraneo per “il cibo che fa del bene contro le mafie e contro lo spreco” (Piazza IX Aprile -martedì 22 ore 21). Il secondo evento avrà come protagonisti lo chef Carlo Cracco e Oscar Farinetti nell’incontro “La cucina dà spettacolo” (Piazza IX Aprile – mercoledì 23 ore 21) in cui si confronteranno due grandi personaggi mediatici accomunati dall’amore per il cibo, inteso come imprenditoria e rilancio del made in Italy».
Ma non è tutto…
«A seguire ci sarà anche una cena celebrativa in cui cinque chef stellati italiani renderanno omaggio a Carlo Cracco re-interpretando un piatto in suo onore, dando anche una nota più frivola ad un festival impegnato».
Sarà presente anche Orhan Pamuk.
«Non era affatto scontato che il premio Nobel accettasse il nostro invito e la sua partecipazione è un grande traguardo ma anche un segnale di stima professionale. Inoltre, le case editrici sin dal mese di gennaio, ci hanno proposto numerosi autori disponibili ad intervenire, segno che la nostra kermesse è stata di fatto inserita fra i grandi eventi culturali italiani».
Un’altra iniziativa di questa edizione è TaoYouth. Di cosa si tratta?
«Abbiamo realizzato un protocollo di intesa con la rete delle scuole superiore di eccellenza di Italia entrando in contatto diretto con le università italiane in coordinazione con la rivista letteraria online Critica Letteraria. Grazie a TaoYouth coinvolgeremo a tutto tondo i giovani lettori sia con la presenza al festival che con la scrittura, premiando anche la migliore critica letteraria».
Dunque anche al Sud si possono realizzare grandi eventi culturali?
«Certo, ciò che conta è la professionalità messa in campo oltre al sostegno attivo delle istituzioni e della cittadinanza. Taormina è un non-luogo, come Macondo, un posto che prescinde dalla sua posizione geografica. Si trova al centro del Mediterraneo e ne trae beneficio ma prescinde da tutti i cliché negativi legati al Mezzogiorno. Pensate che sin dall’epoca vittoriana era un riparo sicuro per la comunità omosessuale che altrove era perseguitati. Del resto il festival è nato qui perché io per prima sono stata stregata da questo luogo».
È vero che le hanno proposto di riprodurre altrove TaoBuk?
«Sì – ride – mi hanno chiesto di importare il know-how e realizzarlo altrove. Ma non dirò dove. Il successo di questo festival è l’insieme di tanti elementi e i luoghi di Taormina sono strettamente connessi al risultato finale».
FRANCESCO MUSOLINO®
FONTE: 6 SETTEMBRE 2015
Pubblicato il 2015/09/07, in Uncategorized con tag bignardi, cracco, critica letteraria, di mare, eataly, farinetti, ferrara, festival, gazzetta del sud, intervista, jelloun, kermesse, mediterraneo, missiroli, muratori, noa, pamuk, sicilia, sofri, taobuk, taormina, taoyouth, ughi, ultimi muri. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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