#HoLettoCose – Panorama (Tommaso Pincio, NN editore, 2015).
#HoLettoCose – Panorama (Tommaso Pincio, NN editore, 2015).
I libri belli arrivano al momento giusto, ne sono convinto. Nell’ultima notte del Salone del Salone del Libro di Torino – dopo una tre giorni di incontri, eventi ed interviste – mi ha colto l’insonnia. Ormai la prendo con filosofia; anziché dannarmi, ho aperto la borsa ai piedi del letto, cominciando a leggere il libro che avevo tenuto da parte per il viaggio dell’indomani: Panorama di Tommaso Pincio.
Erano le 4 e quando l’ho terminato fuori già albeggiava. Immediatamente ho capito due cose:
- ero già in ritardo per fare i bagagli
- Panorama è un gran libro.
È il primo che leggo della NN editore e già il fatto che qualcuno – anche se ricco di esperienza nel settore – decida di rilanciare la sfida nel mondo editoriale, credo meriti un sincero plauso. Inoltre, come ormai saprete se seguite #HoLettoCose – questa rubrica libri scanzonata, non richiesta ed emotiva – leggo spesso sul Kindle per ragioni di praticità; proprio per questo ho molto apprezzato la carta spessa e la foggia editoriale curata di questa edizione.
Basta premesse adesso. Panorama è un libro dal perfetto meccanismo meta-narrativo. La scintilla è la storia de La Vergine, un best-seller la cui autrice rimane sconosciuta tanto che nel tritatutto mediatico – per rimediare ad uno scherzo orchestrato da Teresa Ciabatti – finisce invischiato Ottavio Tondi, ovvero il lettore che lo aveva scovato fra centinaia di altri insulsi manoscritti, sottoponendolo all’attenzione del direttore editoriale.
Ottavio si rifugia nei libri sin dalla gioventù e la situazione peggiora quando perde la madre, costretto a ricavarsi nicchie di tempo lontano dalle ire paterne che denigra il suo amore per la lettura. Ottavio vuole solo leggere e solo in questo atto e nel suo necessario e mai bastevole isolamento, trova il proprio equilibrio. Inadatto ad ogni cosa, si rifugia in una libreria, ne diventa in breve un punto di riferimento finché, come detto, viene arruolato da una prestigiosa casa editrice come Lettore. Ciò accade più per il diletto del direttore editoriale, stupefatto dall’evidenza che Tondi i libri li legge davvero, persino con amore, e senza ambizioni sociali. Cosa evidentemente assai rara in campo editoriale.
La Vergine è in vetta alle classifiche e Ottavio diventa una star. Accade in modo inaspettato. L’uomo invisibile, inadatto alle emozioni che lascia appassire e vive solo interiormente, è conteso dai festival e i suoi eventi – in cui legge in silenzio, seduto sul suo divano, accanto alla sua lampada – ammaliano gli spettatori. Leggere improvvisamente non è solo bello. Diventa anche un trend alla moda. E’ la società dello spettacolo allo stato puro ma tutto dura troppo poco e un incidente violento cambierà tutto, lasciando che Ottavio scivoli nella dipendenza da un nuovo social network – Panorama – ideato da Pincio sul modello del carcere perfetto, il Panopticon; un gioco di specchi, una storia non d’amore ma di perdita e d’abbandono, attende al varco Ottavio Tondi.
Mi fermo, l’evoluzione del racconto densa di citazioni letterarie nascoste, merita d’essere vissuta in prima persona. Ma ci sono ancora tre pagine che voglio segnalarvi, (pp. 84-86) sono quelle fortemente carnali in cui Ottavio incontra Maddalena e con lei fonde il piacere della lettura con quello del corpo. È l’estasi della mente che abbraccia i bisogni del corpo allo stato puro (e mi ha fatto pensare a I racconti sul cuscino di Greenaway).
«Tutti vogliono vedere tutto proprio perché si ha sempre qualcosa da nascondere».
«Non si può essere abbastanza soli, quando si legge, e non si può avere abbastanza silenzio attorno e la notte non è mai abbastanza notte. Si legge soli e anche quando non si legge, se si è consacrati alla letteratura, la testa seguita a dimorare nei libri, distaccata da tutto».
p.s. Se ne avete voglia, scrivetemi qui o su @Stoleggendo
Pubblicato il 2015/05/19, in Uncategorized con tag bentham, estasi, greenaway, leggere, lettore, milano, nn, ottavio tondi, panopticon, panorama, pincio, salone del libro, teresa ciabatti, torino, vergine. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.
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