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#HoLettoCose – Atti osceni in luogo privato (Marco Missiroli, Feltrinelli, 2015)

#HoLettoCose – Atti osceni in luogo privato (Marco Missiroli, Feltrinelli, 2015)

Esiste una formula matematica per non cedere alla tentazione di rubare la donna che desideriamo ad un amico, lo sapevate?

La formula della resistenza recita così:

«Y = (C x SC) + D ovvero la resistenza alla tentazione (Y) è il risultato della costanza (C) moltiplicata per un ipotetico senso di colpa (SC) più una serie di distrazioni (D) che andavano dosate al tempo giusto».

9788807031250_quartaIl merito è di Marco Missiroli che la elabora nel suo nuovo romanzo, da pochi giorni in libreria: Atti osceni in luogo privato (Feltrinelli). E se state cercando un libro che mescoli dolcezza, ironia, malinconia, erotismo e sessualità, fermatevi. Avete fatto bingo.

Questa è la terza puntata di #HoLettoCose la rubrica libri scanzonata, non richiesta ed emotiva e forse non l’aspettavate ma insomma, eccola. Vi ricreo l’ambiente. La mia compagna stava pulendo l’acquario per cui avevo ore di tempo libero davanti a me e fuori diluviava. Seduto in poltrona stavo leggendo un romanzo ben diverso – ben scritto ma noioso – finché ho pensato: Ma chi me lo fa fare?

Ho premuto il tasto “home” del mio Kindle, selezionando quello di Marco Missiroli. E da lì in poi è stato un lungo viaggio nella sua scrittura.

Alleluja.

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#HoLettoCose – Le Fedeltà (Diane Brasseur, Sonzogno, 2015)

#HoLettoCose – Le Fedeltà (Diane Brasseur, Sonzogno, 2015)

“Oddio come ti è saltato in mente di fare un’altra rubrica di recensioni di libri? Voglio dire, chi sentiva davvero questo bisogno? E soprattutto, un giorno riuscirai a campare scrivendo di libri?”

Ecco, se la mia compagna volesse fare a brandelli il mio amor proprio potrebbe facilmente partire con queste tre semplici domande di fila. Ma per fortuna ancora non sa che sto per dare vita ad una nuova – l’ennesima online, lo so – rubrica per recensire ciò che leggiamo, cercando di farlo in modo sempre schietto, magari persino ironico e indulgente. Comunque a dirla tutta quelle tre fatidiche domande me lo pongo già da solo. Ero già abbastanza indaffarato con il progetto lettura noprofit @Stoleggendo che il 24 febbraio compirà un anno ma non contento, eccomi qui.

p.s. Se vi fa pensare a pensare alla rubrica che Nick Hornby tiene sul Believer, avete fatto centro. E visto che ci sono, eccovi anche il link.

p.p.s. Non ero sicuro di come volessi intitolarla, e dovendo scegliere in fretta – ovvero prima che la mia compagna scoprisse che sto per dare vita ad una nuova rubrica per recensire online i libri, cioè gratis – ho scelto: “Ho letto cose”. E il nome è il frutto di un sondaggio su Fb, per cui non prendetevela con me.

Quando ho comprato il Kindle – del Kobo magari ne parleremo un’altra volta – avevo combattuto una battaglia virtuale per non incentivare la lettura sugli ereader. Non che nessuno me l’avesse chiesto. Ma ci tenevo a ribadire il peso e l’odore della carta, la bellezza dello sfogliare i libri già letti… Tutto giusto però poi i solerti uffici stampa ti inviano i pdf da leggere e in qualche modo devi fare. Insomma, adesso il Kindle Paperwhite è come il mio fedele scudiero e proprio su questo device ho letto questo bel libro con cui parte questa rubrica che sarà scanzonata, non richiesta ed emotiva. Leggi il resto di questa voce