Archivi Blog

Amori, tradimenti, bugie e omicidi. The Affair 2 su Sky Atlantic.

affair-season2-trailerDopo il successo ottenuto con la prima serie, su Sky Atlantic HD (mercoledì, ore 21.15) è partita la seconda stagione di “The Affair”, in cui si raccontano le conseguenze, piuttosto movimentate, della relazione extraconiugale scattata fra Noah Solloway e Alison Lockhart, minacciata da un misterioso omicidio stradale. La serie è ideata da Sarah Treem e Hagai Levi, i creatori dello psicanalitico “In Treatment” che ha avuto successo anche in Italia ed è stato poi riadattato in due stagioni, con Sergio Castellitto nei panni del protagonista. Noah (Dominic West) è un insegnante e uno scrittore frustrato in cerca di ispirazione, sposato con Helen, padre di quattro figli. Alison (Ruth Wilson) è una cameriera di un fast-food e una moglie affranta, ancora alle prese con il dolore mai sopito della perdita del proprio figlio, Gabriel. I due si incontrano nella piccola località turistica di Montauk a Long Island. L’attrazione è immediata, l’uno per l’altro rappresentano una via di fuga, una promessa di un futuro diverso. Noah, in vacanza con la famiglia, cadrà in tentazione ma oltre al piacere dovrà fare i conti con sensi di colpa e una montagna di inganni che lo porteranno a scelte non facili. Ciò che colpisce al di là dell’intreccio che cresce puntata dopo puntata è il fatto che l‘intera vicenda è narrata con un doppio punto di vista, sottolineando come ciascuno di noi, in fondo, si racconti una verità diversa, personale. Se nella prima serie per ogni singola puntata toccava ora a Noah, ora ad Alison – ancora sposata con Cole (Joshua Jackson di Dawson Creek) – raccontare e rivivere l’accaduto, con ricordi talvolta si sovrappongono e talvolta sono completamente dissimili, con la seconda stagione entreranno in scena anche Cole ed Helen e ciò che accade alle loro vite dopo aver scoperto il tradimento dei rispettivi partner. La narrazione procede rapidamente sovrapponendo diversi piani temporali mediante il ricorso ai flashback, intrecciando l’evolversi delle loro vite emotive con le indagini della polizia sull’omicidio di Scott Lockhart, fratello di Cole, coinvolto in affari illegali e amante di Whitney, la figlia di Noah e Helen. In apertura della seconda serie Noah ed Alison vanno a vivere insieme, rompendo con il proprio passato e le rispettive famiglie ma la loro felicità è contrastata, la ricerca della felicità si tramuta in ossessione e finisce per influenza ogni singola scelta. La serie, prodotta da Showtime, ha già vinto ben 3 Golden Globe (Migliore Serie Drammatica, Migliore Attrice in una Serie Drammatica – Ruth Wilson, Migliore Attrice non protagonista in una Serie Drammatica – Maura Tierney).

FRANCESCO MUSOLINO®

FONTE: GAZZETTA DEL SUD 17 OTTOBRE 2016

«Con “House of Cards” racconto il lato oscuro della politica. E il suo fascino irresistibile». Lord Michael Dobbs si racconta

Lord Michael Dobbs

Lord Michael Dobbs

È il 1987 quando Lord Michael Dobbs litiga con la lady di ferro, Margareth Thatcher e fuoribondo ma anche addolorato, parte in vacanza con la propria moglie. Dobbs per anni braccio destro della Thatcher – capo del suo staff negli anni al n.10 di Downing Street da primo ministro, dal 1979 al 1990 – aveva intuito che il regno della Thatcher stava per tramontare e pur non avendo mai scritto fiction, un po’ per svago e un po’ per frustrazione, creò il personaggio di un perfido e cinico politico, Francis Urquhart, il cui destino era quello di spodestare il primo ministro e conquistare il potere, mediante una sordida e acuta rete di ricatti e inganni. Scritto ventisette anni or sono, House of Cards, è il romanzo d’esordio bestseller di Lord Michael Dobbs da cui nel 1990 è stata ricavata una miniserie di grande successo della BBC; inoltre, pochi anni or sono è nata una seconda trasposizione targata Netflix, ambientata negli Stati Uniti con attori del calibro di Kevin Spacey e Robin Wright nel ruolo della coppia di protagonisti. Una serie di enorme successo – il presidente Barack Hussein Obama ha twittato “Domani c’è House of Cards, non ditemi nulla” -pronta a sbarcare in Italia, mercoledì 9 aprile, al lancio del canale satellitare Sky Atlantic. Proprio in tale occasione la casa editrice Fazi ha pubblicato il romanzo “House of Cards” (pp.446 €14,90) in cui si narra la scalata al potere del chief whip, Francis Urquhart, partendo da un semplice presupposto: cosa accade se l’uomo che detiene i segreti dell’entourage governativo è così scontento da decidere di far cadere il castello di carte e menzogne? Un libro davvero entusiasmante, ambientato nell’epoca post-thatcheriana, fra intercettazioni, ricatti fotografici e manipolazioni della stampa tanto da risultare di sconvolgente attualità e ciò spiega come sia stato possibile ambientare la serie tv americana ai giorni nostri, traslandola senza traumi alla scalata al successo del protagonista – Frank Underwood piuttosto che Francis Urquhart – verso la carica di presidente degli Stati Uniti, gettando luce sul lato oscuro del mondo politico, sovente con azzeccati echi shakespeariani. “C’è sempre un interesse superiore in politica – racconta Dobbs alla Gazzetta del Sud nella sua tournée italiana – peccato che a volte sia marcio”. Leggi il resto di questa voce