“Io sono leggenda”. Francesca Rodella prima #readerguest sul progetto @Stoleggendo

Francesca Rodella
Francesca Rodella

Una chiacchiera tira l’altra, si parla di lavoro, dei libri che stanno per uscire  e poi si scherza, tanto. Si ride, tanto. Così è sempre stato con Francesco e così abbiamo cominciato a parlare di @Stoleggendo.

Un progetto di lettura, cultura, condivisione, aggregazione, passione, fantasia.

Tutto questo attraverso un canale come Twitter, dove lo spazio per esprimesi si riduce a 140 caratteri e dove la velocità tende, forse, a fagocitare tutto un po’ troppo in fretta.

Mica facile convogliare tanta passione e tanti contenuti in 140 caratteri avendo a disposizione solo 3 giorni.

Ma le premesse erano buone, davvero buone. Libertà totale di espressione, libertà di scelta senza nessun timore di dover essere imbrigliati o di avere dei paletti. Tutto quello che dovevo fare era divertirmi. Però, niente male!

Così, quando Francesco mi ha proposto di essere ‘l’ariete’ di @stoleggendo, l’apripista insomma, mi sono lanciata e ho accettato. Continua a leggere ““Io sono leggenda”. Francesca Rodella prima #readerguest sul progetto @Stoleggendo”

Clara Sánchez in anteprima nazionale a Messina presenta “La voce invisibile del vento”

In occasione dell’uscita de “LA VOCE INVISIBILE DEL VENTO” (Garzanti editore), il nuovo e attesissimo libro della scrittrice spagnola CLARA SÁNCHEZ, la libreria Mondadori di Messina e l’associazione culturale “La Gilda dei Narratori”, sono liete di presentare l’ANTEPRIMA NAZIONALE del suo nuovo tour che toccherà le maggiori città italiane.

L’evento si terrà al Palacultura “Antonello da Messina”lunedì 5 marzo alle ore 18 e il giornalista messinese, Francesco Musolino, dialogherà con l’autrice.

Cresce l’attesa in città per l’arrivo di Clara Sánchez che con il suo precedente libro, “Il profumo delle foglie di limone”, ha dominato le vendite del 2011, con diversi milioni di copie vendute in tutto il mondo, rivelandosi non solo un bestseller ma un vero e proprio caso editoriale che ancora oggi desta sensazione.

I lettori hanno celebrato Clara Sánchez facendo sì che “Il profumo delle foglie di limone” stazionasse per diversi mesi ai vertici delle classifiche di vendita, grazie alla perfetta unione fra una prosa sempre scorrevole e una trama complessa e davvero ben congegnata. Per tale motivo la prestigiosa casa editrice milanese Garzanti, considera il nuovo libro della Sánchez, “La voce invisibile del vento”, il suo titolo di punta per l’anno 2012, in virtù di una trama davvero avvincente e ricca di colpi di scena: una storia che oscilla fra fiducia e perdono, fra memoria e voglia di dimenticare, destinata a ripetere l’enorme successo de “Il profumo delle foglie di limone”.

Vale senz’altro la pena dare risalto alla grande importanza dell’evento, destinato a sottolineare il lustro della città di Messina che ottiene, grazie alla volontà e all’impegno organizzativo della Libreria Mondadori di Messina e dell’associazione culturale “La Gilda dei Narratori”, un’anteprima nazionale davvero sensazionale.


«Non si può fare a meno dell’amicizia e dell’amore». Parola di Monika Peetz

Il potere del passaparola, croce e delizia del mondo letterario, è senza dubbio l’arma vincente de La quinta costellazione del cuore (Pp. 304; €16,40), il romanzo d’esordio di Monika Peetz, edito da Garzanti. L’autrice, sceneggiatrice per la tv tedesca ed olandese, racconta il viaggio di Judith che decide di ripercorrere il pellegrinaggio di Arne, il marito defunto, verso Santiago de Campostela. La accompagneranno le sue amiche di sempre – la selvaggia Kiki, la fredda Caroline, l’eccentrica Estelle e la perfetta Eva – ma bastano pochi chilometri per rendersi conto che nulla è come dovrebbe essere e il diario di Arne, piuttosto che guidarle verso un viaggio sereno, sarà solo la prima scintilla. Durante il pellegrinaggio, Judith sarà costretta per la prima volta, a contare solo su stessa e anche le sue fidate amiche daranno prova, o meno, della propria sincerità.

Com’è nato il gruppo di amiche solido e variegato cui ruota attorno il libro?

A casa ho un cesto pieno di foglietti dove raccolgo tutti i possibili spunti narrativi. D’un tratto mi sono accorta che avevo già molti appunti su un pellegrinaggio compiuto da un gruppo di cinque amiche, un viaggio capace di mettere in luce i punti di forza del loro rapporto ma anche le inevitabili ombre, comuni a tutti i rapporti umani.

Dovrebbe essere una vacanza rilassante e invece si tramuta quasi un viaggio alla ricerca di se stessi…

Proprio così. Forse loro stesse prendono sotto gamba quell’impegno ma credo che il risultato finale sia insito nella natura stessa del pellegrinaggio: tutti quei chilometri percorsi a piedi, non possono non indurre a riflettere su se stessi, sui propri limiti e sulle proprie priorità nella vita e in generale, lo stress fisico permette finalmente di astrarsi dalla quotidianità, concedendosi del tempo solo per se stessi.

Ha visitato i luoghi nei quali conduce le sue protagoniste o ha viaggiato come Salgari, solo con la fantasia?

Certamente! Sono stata in questi luoghi ma non a piedi…Ho trascorso anche due giorni a Lourdes e lì ho guardato come si muove tutta quella grande macchina organizzativa, parlando anche con gli uffici stampa e i volontari.

Com’è cambiato il suo modo di scrivere passando dalla sceneggiatura al romanzo?

Il mondo della letteratura è quello dal quale provengo. L’ho studiata all’università e sono sempre stata una grande lettrice ma il destino mi ha fatto diventare una sceneggiatrice televisiva. Un giorno però, mi è capitato di scrivere una storia in tre parti e dopo aver terminato il lavoro mi sono resa conto che erano rimasti molti ingredienti, molte tracce interessanti. Così nella mia mente si è affacciata con prepotenza la parola “romanzo”, la stessa dalla quale ero partita. Per questo motivo considero la storia di queste donne come un vero e proprio ritorno alle origini.

di Francesco Musolino

Fonte: Settimanale “Il Futurista” del 16 febbraio 2012

Le “Note Civili” di Claudio Magris

In attesa di un nuovo, immenso romanzo, che tocchi daccapo le indimenticabili vette stilistiche di Danubio, Claudio Magris ritorna in libreria con Livelli di guardia. Note civili (2006-2011) edito da Garzanti. Fedelissimo commentatore del Corriere della Sera da quarantaquattro anni, in questo nuovo libro, Magris presenta al lettore una sua personale selezione di articoli scelti con progressione cronologica a partire dal 22 giugno 2006, cui aggiunge anche due testi inediti quali il discorso tenuto al Quirinale il 27 gennaio 2009, in occasione della Giornata della Memoria, Gli ebrei parlano a nome di tutti, e il discorso tenuto a Francoforte in occasione del conferimento del prestigioso “Friedenpreis des Deutschen Buchhandels”, il 18 ottobre dello stesso anno, Guerre vere e false paci.

Si evince subito come i testi proposti non siano una semplice raccolta quanto, piuttosto, un ricco mosaico dove una tessera richiama e si incastra alla perfezione con la successiva. In tal modo il lettore, andando a ritroso nelle pagine e così negli anni, potrà riscontrare la lucidità e talvolta la chiaroveggenza dell’intellettuale triestino che non lesina giudizi contro l’incompetenza della classe politica odierna, il travalicante populismo e la folle minaccia secessionista. In queste dense pagine che trattano temi e concetti universali – come la follia della Shoah e la necessaria difesa della Carta Costituzionale – trovano spazio anche piccoli fatti quotidiani mediante i quali l’autore denuncia esplicitamente l’odierno disprezzo per la cultura o la violenza verso i più deboli e qui, ancor più che altrove, Magris si sofferma mettendo da parte il suo pungente humour mitteleuropeo per indurre il lettore a riflettere sul degrado della res publica e sui nostri costumi che hanno ormai travalicato i livelli di guardia.

L’indipendenza, prima di tutto intellettuale di Magris, si palesa in prese di posizione scomode ma necessarie e così ne “Il sorriso del terrorista” non lesina sdegno contro terrorista Cesare Battisti, che gode della «solidarietà di clan di alcuni letterati in quanto autore di romanzi» ma, prosegue Magris, «se qualcuno scrivesse un capolavoro immortale (non sembra il caso di Battisti) e commettesse un assassinio dovrebbe finire in galera come chiunque altro».

Claudio Magris, Livelli di guardia. Note civili (2006-2011), Garzanti Libri, Pp. 208, Euro 18

Fonte: Settimanale “Il Futurista” – dicembre 2011

Elisabetta Migliavada:«Scovare nuovi autori e farli apprezzare è la cosa più bella del mio lavoro»

Ha 33 anni e da 10 lavora nel campo dell’editoria. Dopo 4 anni intensi e proficui a Piemme è approdata a Garzanti dove dirige – a febbraio saranno 6 anni – il settore narrativa straniera. In un’Italia sempre più gerontocratica, il suo è un lampante esempio che una via diversa è davvero possibile, anche nel combattuto mondo dell’editoria. I risultati ottenuti la dicono lunga su lei, del resto basta leggere le top 5 degli ultimi mesi per trovarvi – ancora oggi – diversi fra le autrici che ha scovato come Vanessa Diffenbaugh, Clara Sànchez, Ruta E. Sepetys e Kim Edwards, con cui decollò l’intero e redditizio progetto della letteratura femminile UpMarket.

Il suo nome è Elisabetta Migliavada,  dirige il settore narrativa straniera di Garzanti e racconta le future strategie commerciali, passando dal blog sino ai fiori…

Il profumo delle foglie di limone e Il linguaggio segreto dei fiorisono ancora nella top 5 dopo molti mesi. Come avete scoperto questi libri e qual è il segreto del loro successo, a tuo avviso?

Sono due storie molto diverse. Il libro della Sànchez era in classifica in Spagna e ci siamo subito interessati perché racconta una storia sul nazismo ma con una chiave molto moderna. E’ una come me, una trentenne che si trova dinnanzi a due vecchietti apparentemente buoni e carini ma che in realtà, incarnano il male assoluto. Il libro della Diffenbaugh è un molto diverso perché la protagonista è una donna molto sofferta che riesce a comunicare solo tramite i fiori. L’acquisizione di questo libro è di per sé una storia intensa visto che stavo tornando da Londra a Milano in macchina, per via del vulcano islandese che aveva bloccato il traffico aereo e questo libro mi ha stregato tanto che in un’ora avevo già letto 150 pagine. Sono libri e storie agli antipodi ma in comune hanno uno stile originale, capace di catturare subito l’attenzione del lettore, tenendolo inchiodato alla pagina sino alla fine.

Su quali titoli punterete in questo autunno e soprattutto per Natale?

E’ già uscito un libro importante per noi, si tratta di “Avevano spento anche la luna” di Ruta E. Sepetys. E’ già in classifica e noi siamo davvero contenti. Questo titolo l’abbiamo acquisito perché è molto potente ma soprattutto perché narra le tragiche deportazioni nei gulag stalinisti che subirono le popolazioni dell’Est. La voce narrante della ragazzina raggiunge il grande pubblico e strappa quel velo di silenzio che coprì questa drammatica vicenda per molti, troppi anni. Inoltre è uscito il nuovo libro di Kim Edwards, “Un giorno vi troverò” ed è un ritorno davvero molto atteso dopo l’enorme successo di “Figlia del silenzio”. Lei ci portò molta fortuna e inaugurò l’intero filone narrativo UpMarket femminile che ci condusse alla Sànchez e alla stessa Sepetys. Una piccola curiosità, ancora relativa alla narrativa straniera: a novembre uscirà un prezioso libretto regalo ovvero “I messaggi segreti dei fiori”, scritto a quattro mani da Vanessa Diffenbaugh e Mandy Kirby, esperta di fiori. Sarà una sorta di dizionario che svelerà non solo i fiori legati alle emozioni ma anche un modo perfetto per comunicare, un perfetto regalo insomma.

Garzanti, in linea con l’editoria americana ma fra i primi in Italia, ha un forte legame con gruppi di lettura “atipici”, come i blog. Come mai avete puntato tanto sul web?

Nei blog e in rete, spesso lavorano persone molto attive e ricettive con le quali stabiliamo subito un ottimo rapporto. La competizione fra i blog e i gruppi tradizionali di lettura non ci interessa né la vogliamo stimolare ma spesso queste giovani menti sono molto ricettive soprattutto per le iniziative più innovative. Credo che oggi sia necessario promuovere la lettura fra le persone giovani e i blog e i gruppi di lettura sono la piattaforma più adatta e versatile per entrare in contatto con gli adolescenti. A mio avviso dovrebbe essere una strategia adottata da tutti.

Qual è la cosa più bella del tuo lavoro?

Senza dubbio è quella di trovare nuovi autori. Scovarli. E ovviamente riuscire ad imporli sul mercato, facendo in modo che la gente se ne appassioni.

Credo sia significativo che Garzanti ti abbia affidato la direzione di settore così importante. A tuo favore parlano i grandi risultati ottenuti ma in un’Italia che Travaglio giudica gerontocratica, può essere un momento di cambiamento?

In generale contano i risultati ma ho la fortuna di lavorare in un bel gruppo, dove c’è un team giovane e affiatato e soprattutto i meriti vengono riconosciuti. Credo che sia tempo di cambiare nel nostro paese e per questo serve una grande forza di volontà perché sarà un processo lungo. La gavetta è inevitabile e necessaria ma è importantissimo trovare un ambito lavorativo nel quale impegnarsi a fondo e dal quale ricevere le giuste gratificazioni.

Fonte: www.tempostretto.it del 29 settembre 2011