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Noi siamo @Stoleggendo. Diecimila volte #Grazie
Caldogno (in provincia di Vicenza) e Montecaglioso (in provincia di Macerata) hanno qualcosa in comune con il progetto lettura noprofit @Stoleggendo.
Entrambi hanno più di diecimila abitanti.
Non so il sindaco di Caldogno o quello di Montecaglioso ma non avrei mai creduto che un giorno questo progetto lettura noprofit nato il 24 febbraio 2014 – con un tweet della prima #readerguest, Francesca Rodella – raggiungesse e superasse l’incredibile quota dei diecimila followers.
Ad oggi più di cento fra giornalisti, librai, editor e scrittori si sono avvicendati diventando “padroni di casa” per 1-3 giorni di @Stoleggendo e per ciascuno di loro c’era una sola consegna: divertiti e racconta chi sei mediante i libri che ami.
Qualcuno non ha sentito la scintilla – e va bene così.
Ma che sorpresa vedere che tanti di voi, giorno dopo giorno, se ne sono innamorati. Colleghi giornalisti ne hanno parlato sui giornali e sui blog
conferendogli la propria credibilità. Lo avete ospitato in casa come la libraia Cristina Di Canio e soprattutto lo avete fatto vostro, portandolo sulle bacheche dei vostri account social, parlandone con gli amici e Anna Da Re ci ha regalato un agosto di letture a zonzo per gli States. Ci siamo voluti riunire al Salone del Libro di Torino e al Premio Strega e grazie all’entusiasmo di Annarita Briganti siamo arrivati nella vetrina di un festival internazionale: BookCity2014.
Una delle cose più belle di @Stoleggendo è la sensazione che stiamo davvero, tutti insieme, facendo qualcosa. Qualcosa di utile, un invito fattivo alla lettura che parte dalla pagina, passa dalla rete e poi ritorna sulla pagina scritta – virtuale o cartacea che sia.
Ogni giorno, mando email, twitto, scrivo post
e telefono a tutti i #readerguest titolari, a Milano, Palermo, Vicenza, Napoli, Cagliari. Con alcuni di voi mi sono sentito solo una volta e altri, per fortuna, sono ormai parte di questa strana e folle banda chiamata @Stoleggendo.
E tutto questo accade da Messina che non è esattamente il centro culturale di Italia.
Però accade e la benzina di tutto ciò è l’entusiasmo dei nostri followers, le vostre idee, la voglia di esserci e condividere l’amore puro e semplice per la lettura. Semplicemente.
Una sera a Formia dove la splendida Rossella Tempesta ci ospitava nel cartellone per il Formia Festival #900, in una grande tavolata con #readerguestpoetici (in trasferta) ovvero Gaja Cenciarelli, Leonardo Luccone, Stefano Piedimonte, Nadia Terranova, Rosa Polacco mi disse questa frase: dove pensi che possa arrivare @Stoleggendo?
Esiste un tetto di followers per un progetto lettura come questo?
Ricordo con emozione la sera del 14 novembre a Milano nella libreria “Il mio libro”, il primo evento ufficiale di @Stoleggendo con Annarita Briganti, Adriana Falsone, Francesco Muzzopappa, Stefano Piedimonte, Federico Baccomo, Chiara B. Mazzotta, con la diretta di RadioPaneSalame, con le classi di Elisa Lucchesi e tanti, tanti lettori soprattutto. C’era qualcosa in quella sera che terrò sempre nel cuore. C’era l’incredulità di vedere tanta gente lì riunita solo per un’idea, solo per @Stoleggendo.
Abbiamo costruito un progetto etico, oserei dire, dove non si fanno interviste, non si fanno recensioni, non si dettano linee di condotta e in cui ciascun #readerguest è libero di twittare come, quando e quanto vuole.
Abbiamo fatto qualcosa di cui andar fieri. Un luogo virtuale in cui diecimila followers leggono i consigli dei #readerguest, #lettoridoc, professionisti a vario titolo del mondo dell’editoria che parlano seriamente di libri senza mai prendersi troppo sul serio.
Del resto la lettura è anche un mezzo di seduzione, no?
Oggi in rete si parla del bel libro di Marina Keegan con l’hashtag #ilcontrariodellasolitudine. Ecco, io non credo affatto che i social siano il rimedio al malessere della solitudine. Piuttosto sono una valvola di sfogo non una panacea per ogni male, primo su tutti la solitudine.
La risposta alla solitudine – dal lat. solitudo -dĭnis, der. di solus «solo» ovvero “la condizione, lo stato di chi è solo, come situazione passeggera o duratura” secondo la definizione della Treccani – sono le reti, la costruzione faticosa e attiva di un insieme di persone con cui condividere le proprie passioni, il proprio amore.
In primis quello per la lettura.
Questo è @Stoleggendo.
Noi siamo @Stoleggendo.
Che voi siate #readerguest, scrittori, lettori, librai, editor o giornalisti o followers, ho una sola cosa da dirvi.
#Grazie
Francesco.
Stregata da Matera. Annarita Briganti racconta Women Fiction’s Festival
Cosa fanno le scrittrici quando s’incontrano? Quello che fanno quando stanno nelle loro piccole case con i loro piccoli computer e i loro grandi pensieri. Discutono di editoria, cercano storie, mangiano, scopano, s’innamorano per due ore, interpretano autofiction – chi non ha mai pensato: mi comporto così e lo metto in un libro? – e vanno in giro per negozi, che a Matera riaprono alle quattro e mezza. La luce rosa, le nuvole rosa, le autrici presunte rosa, la via Riscatto e il supermercato Diva (esistono veramente). The Sassi Bookstore, le case nei Sassi e i film nei Sassi, compreso quello con Gesù, come mi hanno detto in albergo, lui in persona.
Nei matrimoni si lanciano coriandoli, usano ancora il voi, ci sono più chiese che locali, eppure ti sembra la New York del Sud con la vasca da bagno in camera da letto. Fanno tutti gli attori, l’edicolante ti guarda in faccia invece di colpirti con la mazzetta, i bar sfornano biscotti alle mandorle e meno male che non c’è la prova bikini. Non esistono le intolleranze e se chiedi il latte di soia ti prendono per pazza, mentre 80 cinesi girano un film e nella libreria del centro c’è ancora qualche copia del mio libro d’esordio, Non chiedermi come sei nata (Cairo), che mi ha portato al festival.
Ecco 18 cose belle che ho fatto, e che forse rifarò, all’XI edizione del Women’s Fiction Festival di Matera, dove ho partecipato per la prima volta da autrice e presentatrice. Non ci siamo fatti mancare niente. Risse, cuore e batticuore, ma sempre verissimi: Leggi il resto di questa voce
i libri hanno bisogno di essere protetti. Stefano Piedimonte racconta la tre giorni #readerguest su @Stoleggendo
Per fare il #readerguest nel progetto @Stoleggendo devi avere un buon telefono con la batteria sempre carica. Se hai due batterie è meglio. La partecipazione è
straordinaria: lettori, scrittori, giornalisti, addetti ai lavori, si lasciano coinvolgere come una motivazione e un’urgenza commoventi. L’idea, per come la vedo io, è quella di stringersi intorno ai libri, come per proteggerli. E’ questo un momento in cui, al di là di ogni dubbio, i libri hanno bisogno di essere protetti. Vanno difesi, in un certo qual modo, se non da un vero e proprio rischio di estinzione (perché mai si estingueranno, è scontato), quanto meno da un ridimensionamento, da una messa all’angolo progressiva e inarrestabile.
E’ bello constatare ancora una volta come in periodi piuttosto claudicanti della nostra esistenza, quando è difficile perfino appassionarsi a qualcosa senza che ne si possa trarre profitto, un progetto del genere possa nascere e vivere grazie all’intraprendenza di un giornalista (un appassionato di libri, splendidamente fanatico, direi) e all’entusiasmo di chi vi partecipa; è bello anche constatare che se l’entusiasmo scarseggia come un metallo raro, è possibile, per noi, ritrovarlo fra le pagine, le citazioni, le immagini dei libri più amati.
Per me è stata una bellissima esperienza, e quella di Francesco è una splendida iniziativa. Teniamocela stretta.
Stefano Piedimonte, #readerguest progetto lettura @Stoleggendo 2-4 settembre (bis)
Il mio Stoleggendo. Alice Di Stefano racconta la sua esperienza da #readerguest
Amo molto Facebook; Twitter lo capisco poco. Un giorno però Francesco Musolino passa a trovarmi in casa editrice e, con quello che solo dopo ho capito essere il suo consueto entusiasmo, mi parla di tutto: di libri, di scrittura, festival, fiere, Roma, Messina e… Twitter. E proprio quel giorno, dalla sala riunioni della Fazi, parte il mio primo tweet. Ed è imprinting. Immediato.
Trascinante, vitale, energico, l’ideatore di @Stoleggendo (mi parlò subito del suo progetto, ovviamente) per me, oca selvatica alle prime armi, fu come una madre, del tipo di quelle descritte da Lorenz, sia chiaro. Da lì, e lì, l’invito a fare da #readerguest (parola a me sconosciuta), invito subito rifiutato data l’ignoranza del vocabolo e anche del mezzo. Circa due mesi dopo, due mesi di timidi tentativi su Twitter con l’account @alidiste e la foto del profilo col fritto di pesce, ecco che mi ritrovo annunciata come #readerguest per il 14 giugno e inserita in una lista di persone illustri, tutte tecnologicamente parlando senz’altro più abili e navigate di me. Panico. Paura. E ora che gli dico? Che non posso? Anche se nel frattempo, a dir la verità, mi ero un po’ impratichita con un paio di interviste cinguettanti che mi avevano molto divertita per le insolite modalità di comunicazione allargata a proposito di libri.
E arriva finalmente la sera che precede il grande giorno. Non ho più paura ormai, ho semplicemente rimosso, decidendo di andare a letto presto e pensando a tutt’altro. Leggi il resto di questa voce
“Io sono leggenda”. Francesca Rodella prima #readerguest sul progetto @Stoleggendo
Una chiacchiera tira l’altra, si parla di lavoro, dei libri che stanno per uscire e poi si scherza, tanto. Si ride, tanto. Così è sempre stato con Francesco e così abbiamo cominciato a parlare di @Stoleggendo.
Un progetto di lettura, cultura, condivisione, aggregazione, passione, fantasia.
Tutto questo attraverso un canale come Twitter, dove lo spazio per esprimesi si riduce a 140 caratteri e dove la velocità tende, forse, a fagocitare tutto un po’ troppo in fretta.
Mica facile convogliare tanta passione e tanti contenuti in 140 caratteri avendo a disposizione solo 3 giorni.
Ma le premesse erano buone, davvero buone. Libertà totale di espressione, libertà di scelta senza nessun timore di dover essere imbrigliati o di avere dei paletti. Tutto quello che dovevo fare era divertirmi. Però, niente male!
Così, quando Francesco mi ha proposto di essere ‘l’ariete’ di @stoleggendo, l’apripista insomma, mi sono lanciata e ho accettato. Leggi il resto di questa voce
@Stoleggendo non è (solo) un gioco. Da Ayrton Senna a Ragusa sino al Giappone, un tweet alla volta.
E’ cominciato tutto così, come risposta a troppe pagine fatte “solo” di sterili citazioni che inseguono i follower e gli danno la caccia, convocandoli a partecipare. E’ cominciato così il progetto lettura @Stoleggendo e un tweet alla volta grazie all’entusiasmo dei tanti #readerguest che hanno già accettato – e a quelli che ci pensano su – cresce e si sviluppa. Un tweet alla volta, giorno dopo giorno.
Volevo una pagina “galante”, che non creasse ansia in chi la segue. Che non facesse appelli, che non fosse vissuta come spam letterario. Una pagina dedicata alla lettura ma che fosse dolce e lenta, #slowread invece di #slowfood, ma i concetti sono vicini, contigui, visto che come l’amore anche le buone letture sono cibo per l’anima.
Non ci sono rincorse al follower, non si bada troppo al contatore ma si punta alla qualità dei tweet, suggerendo autori scomparsi o mai troppo noti. E’ vero, mi stupisco sempre che il mio progetto piaccia ed entusiasmi. @Stoleggendo magari piace semplicemente perché lascia liberi i #readerguest di viaggiare fra i libri e le letture, senza nessuna ansia né vincolo; solo con il piacere di dialogare con i lettori. Com’è giusto che sia.
Il calendario cresce e siamo già arrivati a metà luglio con una gioiosa alternanza di scrittori, giornalisti, librai e protagonisti del mondo editoriale. Lunedì e martedi (6,7 aprile) in pagina ci sarà Patrizia La Daga dalla “sua” Barcellona, l’1 maggio ricorderemo Ayrton Senna con un evento in collaborazione con 66thand2nd e il giornalista Giorgio Terruzzi, il 7 maggio ci sarà Jón Kalman Stefánsson, ad inizio luglio, Laura Imai Messina twitterà i suoi percorsi di lettura dal Giappone e il festival di Ragusa, A tutto volume, ha scelto di “lanciarsi” con una due giorni su @Stoleggendo.
Cresciamo e cambiamo, un tweet alla volta. Grazie a tutti voi.
E allora, se ne avete voglia, via aspetto, vi aspettiamo su Twitter, su @Stoleggendo.
Lasciate che la lettura vi contagi. Un tweet alla volta, con lentezza.
Francesco Musolino – @fmusolino – @Stoleggendo
© 2014 Francesco Musolino – Tutti i diritti riservati.
La quarta settimana di @Stoleggendo sarà per tutti i gusti!
La quarta settimana del progetto lettura no-profit @Stoleggendo è partita col botto. Ad aprire le danze è stato il giornalista e critico letterario Gian Paolo Serino – che fra i tanti tweet pungenti ha anche “candidato” allo Strega il romanzo d’esordio di Alice Di Stefano, Publisher. Ma oggi parte l’avventura da #readerguest della giornalista di Repubblica – Palermo, Adriana Falsone all’insegna della cooperazione con una delle realtà metaletterarie più importanti su Twitter, @TwLetteratura e la sua sorella, #TwiFavola.
«Ho scelto di partire da #TwiFavola, il progetto di lettura e riscrittura collettiva delle Favole al telefono di Gianni Rodari su Twitter, ideato da Twitteratura.it in collaborazione con il Comune di Sommariva del Bosco (CN) e l’Associazione Ripa Nemoris. Tolleranza, amicizia, intuizione e storie che raccontano noi stessi a partire dal mondo dei bambini». Ma non è tutto, difatti «ogni giorno racconteremo una novità editoriale attraverso l’hashtag #newbook in collaborazione con diverse case editrici che hanno dato la loro disponibilità». Infine, in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie – indetta da Libera per venerdì 21 marzo – parleremo di chi combatte la mafia, di chi non c’è più e di chi continua a lottare. Venerdì – conclude la Falsone – è anche la Giornata mondiale della poesia e ripercorreremo insieme alcuni autori classici».
Insomma, una tre giorni decisamente ricca su @Stoleggendo, un progetto lettura no-profit che cambia, cresce e si migliora passando dal tweet alla pagina scritta e dalla pagina scritta al tweet. Vi aspetto sempre su @Stoleggendo. In gamba, mi raccomando.