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Annarita Briganti torna in libreria: «La solitudine è una droga, come un jeans vecchio, troppo comodo».

Annarita-Briganti

Annarita Briganti

Dopo l’esordio con “Non chiedermi come sei nata”, la giornalista Annarita Briganti torna in libreria con il suo secondo libro, “L’amore è una favola” (edito anch’esso da Cairo editore, pp.192 €13) riportando in pagina la sua protagonista e alter ego, Gioia Lieve. Tornano i temi del libro d’esordio – il precariato culturale, la fecondazione (fu la prima a sollevare la necessità di riformare la legislatura della legge 40) e l’ostinata ricerca dell’amore in un mondo cinico e dominato dall’ego – ma non solo, visto che la Briganti tocca anche il tema, più che mai attuale, degli stalker e della violenza femminile – declinata non solo in senso fisico – ribadendo la necessità e il valore dell’amicizia fra donne, meglio se complementari (come accade nel quartetto del “cerchietto magico”) continuando, con ostinazione a ricercare l’Amore puro in una storia controversa – e con un eros torrido – al fianco dell’Artista, Guido Giacometti. Leggi il resto di questa voce

La notte di @Stoleggendo a BookCity2014

book_city_milanoUn sogno che diventa realtà.

Una rete virtuale che cresce e si stringe, con entusiasmo e voglia di incontrarsi, tweet che diventano sorrisi, RT che si fanno abbracci calorosi.

Una mattina, nella calda estate milanese Annarita Briganti – giornalista, scrittrice e colonna del progetto – mi propose di provare a creare un evento che fosse degno di entrare nel cartellone ufficiale di BookCity 2014. E il suo sorriso era talmente brillante che non potevo davvero resistere a questa folle idea ma non credevo fosse possibile…sinché ieri, con immensa sorpresa, ho potuto annunciare che il 14 novembre ci sarà il primo evento ufficiale, “La notte di @Stoleggendo“, un raduno per tutti i #readerguest, per tutti coloro i twittaroli che amano la lettura e i libri e si sono affezionati a questo folle progetto lettura noprofit, nato con un tweet, il 24 febbraio scorso. Un evento nel calendario ufficiale di un festival che cresce a vista d’occhio, ambientato nella tana dell’editoria nazionale. Insomma, cosa posso chiedere di più? Leggi il resto di questa voce

Matera, Wff: la casa del cielo. Nicky Persico racconta la sua Matera

Nicky Persico

Nicky Persico

Ci sono posti, al mondo, dove le stelle si danno segreto convegno. Si divertono a creare alchimie e congiunzioni astrali sinuose, attraendo nella loro sfera le persone sintonizzate su lunghezze d’onda emotive scelte con cura di volta in volta. E tutto ha inizio.

Ho sempre pensato che le emozioni sono come colori: hanno diversità di pigmento, sfumature, combinazioni. Sul WFF è scesa, quest’anno, un’aura rosso amaranto che virava ad un tenue arancione, come fosse un luminoso tramonto capace di infondere calma: come se non ci fosse nulla, dopo. Come se il cielo, finalmente pago, avesse deciso di fermarsi lì.

Questa atmosfera, invero, la conoscevo già dal 2011, quando aggirandomi tra le vie lastricate di pietra con il mio badge di aspirante scrittore appeso al collo, rubavo con un 300 millimetri le espressioni più incantate. Mi sentii sin da subito capito: questo è un tipo strano. Tanto che ‘Il giornale’ scrisse di “quasi 200 donne e un uomo, avvocato che scrive sotto pseudonimo femminile”.

Ma a parte gli scherzi, strano io un po’ mi ci sento, in verità, mentre in realtà lo sono davvero: perché a volte mi immergo totalmente in tutto quel che ho intorno, di cui divengo osservatore incognito. E quella prima volta scattavo anche, cristallizzando volti, occhi, luce e anche Alessia Gazzola: fotogrammi in cui credevo di averne colto l’essenza.

Quest’anno l’ho rivista, e ho avuto certezza di non essermi sbagliato: lei e Gabriella Genisi hanno creato un’armonia concentrica, e uno spiraglio ha fatto defluire il fascino riservato di queste due splendide scrittrici, generosamente fattesi persone una volta asserragliati i cuori al sicuro nella Libreria dell’Arco. Leggi il resto di questa voce

Annarita Briganti racconta il suo romanzo d’esordio, “una piccola grande storia nell’Italia di oggi”.

Annarita Briganti (@Marina Alessi)

Annarita Briganti (@Marina Alessi)

«La mia vera ed unica ossessione è amare ed essere amata». La giornalista Annarita Briganti si racconta in una lunga intervista in occasione della pubblicazione del suo primo romanzo – della «sua creatura» – Non chiedermi come sei nata (Cairo editore) e trattandosi di una nota intervistatrice è molta la curiosità di trovarla, innanzitutto, dall’altra parte della barricata mediatica, a dover rispondere, piuttosto che a domandare.

Gioia Lieve è la protagonista/alter ego di Non chiedermi come sei nata ma si farebbe un gran torto se definissimo “leggero” il suo primo romanzo difatti, dopo un incipit bruciante (“Ho abortito dieci giorni fa”) la Briganti ci conduce per mano ma di corsa, nel turbinio esistenziale della sua protagonista cui la vita non offre alcun appiglio, né professionale né sentimentale.

Gioia Lieve viene dipinta come una delle principali protagoniste del precariato culturale italiano eppure è costretta a part-time di sussistenza pur di poter sopravvivere alla sua passione lavorativa e contestualmente, il suo partner, Uto, sembra fin troppo concentrato sul proprio Ego per poterle offrire un vero supporto emotivo in barba alle apparenze. Leggi il resto di questa voce